Controllo dei nei ed epulminescenza

Per molte persone sono un vezzo, per altri un inestetismo, talora invece rappresentano un pericolo in agguato. I nei, infatti, vanno sempre osservati con attenzione in quanto possono subire una trasformazione in senso neoplastico.

“Prevenire è senz’altro meglio che curare”. Questo motto è fondamentale nel caso dei nevi. Infatti negli ultimi anni si sta diffondendo la prevenzione del melanoma maligno cutaneo. Il dermatologo, oggi, si avvale di criteri clinici e di strumenti sempre più sofisticati per arrivare ad una diagnosi tempestiva o meglio ancora per individuare i nevi atipici e per poterli asportare preventivamente.

La DERMATOSCOPIA e l’ EPILUMINESCENZA sono tecniche che consentono l’ingrandimento delle lesioni pigmentate per l’analisi approfondita e dettagliata della loro struttura; il loro utilizzo si rende necessario quando il solo controllo di un nevo ad occhio nudo, da parte del dermatologo, non consente la diagnosi definitiva.
Inoltre l’ epiluminescenza da la possibilità di monitorare nel tempo in modo obiettivo le caratteristiche strutturali dei nevi  soprattutto se numerosi e/o irregolari, per individuarne eventuali modifiche. E’ un sistema di acquisizione, registrazione delle immagini con possibilità di comparazione nel tempo attraverso esami reiterati, che permette al Dermatologo di cogliere variazioni potenzialmente pericolose, normalmente invisibili ad occhio nudo o attraverso l’uso del dermatoscopio. Il mantenimento di un archivio permanente delle alterazioni dubbie o sospette  e l ‘esame comparativo delle loro eventuali evoluzioni consente di “registrare il minimo cambiamento” ed effettuare una diagnosi precoce più accurata e precisa.

I casi che più  si prestano ad essere fotografati sono:

  • I nevi con recenti cambiamenti di forma e distribuzione del colore;
  • I nevi  “displastici” o “atipici”;
  • La sindrome classica del nevo atipico;
  • I nevi e le lesioni pigmentate in  caso di pazienti già operati per un melanoma.

In presenza di lesioni sospette la diagnosi definitiva viene sempre formulata esclusivamente con l’esame istologico eseguito su una lesione pigmentata opportunamente asportata chirurgicamente. La mappatura computerizzata dei nevi richiedere dai 15 ai 30 minuti in base al numero dei nevi da valutare, alla loro estensione e alla loro posizione anatomica.